Più italiano in casa!
Risorse e idee dedicate a bambini che vivono fuori dall'Italia

Questo blogpost é dedicato a tutti i genitori che in giro per il mondo cercano di aiutare i figli ad imparare l’italiano. In questo momento in cui in molti paesi le scuole sono chiuse i bambini hanno piú tempo per dedicarsi all’apprendimento dell’italiano, e in questa serie di blog presenteró alcune risorse che i genitori possono utilizzare in questo momento di crisi ma anche in futuro. Sono tanti mesi che pensavo di compilare una lista di attivitá per promuovere l’uso dell’italiano fra famiglie che crescono figli bilingue fuori dall’Italia, e questa forzata permanenza in casa mi ha certamente spronata!
Prima parte
Ascoltare la lingua italiana
1. Storie da ascoltare, storie per parlare
Leggere e raccontare storie ai bambini è fondamentale ad ogni età. Dal punto di vista linguistico, è importante che il bambino sia esposto al linguaggio dei libri, che è diverso da quello del parlato quotidiano. Spesso quando gli adulti parlano con i bambini molto piccoli adattano il loro linguaggio usando frasi brevi e parole di uso comune. Leggendo un libro l’adulto è obbligato ad utilizzare parole anche complesse, come verbi al passato o nomi di oggetti che il bambino ancora non conosce e quindi il libro mette “alla prova” sia il bambino che l’adulto.
Leggere insieme si può fare in tanti modi. Un modo consiste nel leggere una storia così com’è, insegnando al bambino a rimanere paziente in ascolto. Ascoltare storie varie volte aiuta i bambini anche ad imparare nuovi suoni e capire in maniera spontanea il significato di alcune parole. Un altro modo per leggere insieme è coinvolgere maggiormente il bambino, facendo domande sulle figure, chiedendo al bambino di interpretare un personaggio, oppure di indovinare cosa potrebbe succedere nella pagina seguente.
Il libro è un oggetto fondamentale in questo processo, perché può essere maneggiato da bambini e da adulti ed utilizzato in maniera creativa. Il libro online su un tablet non ha lo stesso valore tattile e creativo, ma in alcuni casi è un’alternativa da considerare. In alcuni casi le storie che si vendono su varie app sono lette da una voce registrata, ma io trovo che se l’adulto è a portata di mano, la voce del genitore, con il suo calore, con le pause, le spiegazioni, l’espressione, ha un valore inestimabile che nessuna APP può replicare.

Anche ascoltare storie di fantasia o storie vere capitate ai genitori, fratelli o amici è un ottimo modo per condividere momenti speciali, per raccontarsi e per discutere emozioni. Per esempio si può raccontare una vicenda in cui il nonno si è trovato in una situazione difficile e spiegare come si è sentito in quel momento e poi come ha superato la difficoltà. Ovviamente a seconda dell’età del bambino la storia può essere più o meno semplice.
Mia madre mi raccontava spesso storie inventate di bambini che dopo la scuola decidevano di non tornare a casa e si lanciavano in avventure nel bosco, per poi trovarsi nei guai. Anni dopo ricordo ancora le più divertenti e ricordo che, come molti bambini, volevo sentire sempre la stessa storia.
Per i bambini bilingue che imparano l’italiano fuori dall’Italia spesso la quantità di esposizione alla lingua è inferiore rispetto alla lingua parlata a scuola, quindi leggere insieme è molto importante. Sicuramente stabilire una routine aiuta. Se la lettura viene praticata regolarmente, in un luogo tranquillo e silenzioso, sia il bambino che il genitore si abituano a questa routine e leggere insieme diventa un’attività piacevole e un’abitudine che dura per anni!

Per i genitori all’estero, le domande sono varie. Dove trovare i libri o le storie? Quali libri vanno meglio per i piccolini? E come fare se non ci sono libri disponibili in italiano?
La prima cosa da controllare è la disponibilità dei libri in biblioteca. In Irlanda per esempio le biblioteche hanno un sistema online per cercare libri da casa e ordinarli, in modo che vengano inviati alla biblioteca più vicina. In altri paesi, è possibile informarsi con la rete di biblioteche nazionale, oppure contattare il consolato o l’istituto di cultura di riferimento.
Il sito Nati per Leggere presenta una lista di libri in italiano divisa per età a questo link.


Infine, una domanda che spesso viene fatta nei miei corsi sul bilinguismo è come aiutare il bambino a parlare di più in italiano. I consigli sono tanti e diversi a seconda del contesto. Per rimanere in tema, un segreto sta proprio nel momento della condivisione di una storia. Leggendo o raccontando una storia, il genitore sta offrendo un modello di linguaggio che il bambino recepisce. L’acquisizione di ogni lingua inizia dalla comprensione, quindi nella prima fase il bambino impara a capire il significato e l’uso delle parole, e in un secondo momento le utilizza.
Molti genitori dicono “Mio figlio capisce tutto, ma non risponde in italiano!”. E’ proprio nel momento della condivisione della storia che si possono creare delle routine in cui il bambino è stimolato a parlare, facendo domande, commentando sulla storia, o intepretando un personaggio. Anche il genitore può e deve fare domande sulla storia, per relazionarsi al bambino nel momento del racconto. Quando questa procedura di condivisione della storia viene ripetuta e adattata alle esigenze (le strategie cambiano da età ad età), vedrete che il bambino sarà più propenso ad usare l’italiano. All’inizio probabilmente utilizzerà frasi brevi o farà alcuni errori, ma l’importante è incoraggiare il bambino e lodarlo quando è necessario.
Fra i tanti video, due che mi sento di condividere sono quelli qui in basso.
Buon divertimento!
Dr Francesca La Morgia
Fondatrice di Mother Tongues
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